
Percorsi di Crescita Spirituale
Yoga, Tao, Zen e Mindfulness
Le pratiche come la meditazione, risvegliano quella parte di noi che non abbiamo avuto modo di conoscere e sperimentare.
Le antiche tradizioni sapienziali ci hanno lasciato un patrimonio inestimabile di tecniche per arrivare a connettersi con sé stessi e con l'universo. Benché molto simili tra loro si differenziano per cultura e linguaggio. Inoltre è da ricordare che non tutte le tecniche hanno la stessa efficacia. Alcune nel tempo hanno perso la loro forza altre sono rimaste particolarmente vive ed efficaci.
Lo Yoga
La parola yoga deriva dalla parola sanscrita yuj che significa unire. Ciò che lo yoga vuole congiungere è la coscienza umana alla sua sorgente.
HATA Yoga è l'unione del Sole con la Luna, il Cuore e la Mente. L'obiettivo è raggiungere la consapevolezza della propria identità. Praticare yoga vuol dire unire La parte divina interna a noi chiamata Atman (il Sé, lo Spirito) con la parte fuori di noi chiamata Brahman (coscienza cosmica, Dio).

Una mente non disciplinata si rifiuta di stare ferma. Lo yoga è l'arresto intenzionale di questo movimento.
La mente è paragonata alla superficie di uno stagno increspato dal vento. L'idea dello yoga è di far cessare il vento e lasciare che le acque ritornino limpide.
Una volta acquisito questo, bisogna mantenerlo con la centratura durante tutta la danza della vita.
Le posizioni aiutano la comunicazione con il nostro sé e ci mostra il nostro limite e come questo si possa facilmente spostare con l'allenamento. Posizioni che ieri sembravano irraggiungibili oggi siamo in grado di farle.
Patanjali
descrive i mezzi idonei attraverso i quali raggiungere il controllo della
propria mente ed entrare in contatto con il proprio Sé, dividendoli in 8 Stadi:
YAMA e NIYAMA sono indicazioni per aiutare il principiante in assenza di una sua capacità di discernimento a saper muoversi con gli altri ( Yama ) e con se stesso (Niyama).
YAMA è suddiviso in : ahimsa (non violenza), satya (amore per la verità), asteya (atto del non rubare), brahmacharya (contenimento nelle passioni), aparigraha (condivisione dei propri beni con gli altri).
NIYAMA è suddiviso in: saucha (pulizia e purezza), santosha (appagamento e letizia), tapas (austerità), svadhaya (volontà di migliorarsi)
ĀSANA è l'insieme delle posizioni fisiche che preparano i vari corpi che compongono l'essere umano a riconnettersi con la fonte. In ogni āsana lo yogi deve essere in grado di percepire la tensione e tuttavia di stare nell'āsana comodamente, senza perdere la calma del proprio respiro e il proprio equilibrio. Diventando sempre più avanzati nelle posture, si diventa sempre più liberi non solo dalle tensioni fisiche ma anche emotive.
PRANAYAMA letteralmente significa "controllo della energia vitale". Il respiro è collegato alle nostre emozioni. Ogni volta che siamo agitati, nervosi o arrabbiati, il nostro respiro diventa corto, affannoso. Concentrarsi sul respiro porta la mente ad uno stato di maggiore calma e tranquillità.
Il respiro è considerato il ponte tra corpo e mente.
PRATYAHARA significa "ritiro dei sensi", durante pratyahara invertiamo il flusso dei sensi dal ricevere informazioni dal mondo esterno a ricevere informazioni dal mondo interiore.
DHARANA significa concentrazione, ovvero capacità di indirizzare tutta l'attenzione su un elemento.
DHYANA significa meditazione è ascolto interiore, è connessione con la coscienza esterna è conoscenza.
SAMADHI rappresenta la liberazione, la conoscenza della verità ultima. L'Atman e Brahman si compenetrano nella realtà, si respirano.
leggi: Il Potere dello Yin Yoga
Il Tao

Il taoismo è la forma più elevata di pensiero in grado di spiegare le leggi cosmiche che ci governano. Partendo dalla genesi arriva ad indicare il comportamento più corretto da tenere per vivere una vita lunga e felice.
C'era qualcosa di caotico e perfetto prima che il Cielo e la Terra nascessero. Silenzioso, vuoto sta da solo e non muta. Ovunque s'aggira instancabile, si può considerare la Madre di ciò che sta sotto il Cielo. Io non conosco il suo nome, ma lo chiamo Tao. Dao De Jing 25
La vita sulla terra è governata dalle leggi del Tao, come un frutto vive grazie al picciolo che lo tiene collegato al suo albero, così anche noi siamo attaccati in qualche modo alla vita grazie al Tao. Si vive come un frutto attaccato al Dao-madre, il feto vive grazie al cordone ombelicale, il punto di agopuntura VC 8 è chiamato "picciolo della vita o "porta della vita" .
L'Uno Celeste genera l'acqua, l'acqua è a sua volta l'antenato della forma. Zhi xing lun
L'acqua è la matrice dell'essere vivente, il tessuto con cui siamo fatti, la trama e l'ordito. Tutto ciò che è vivo è fatto d'acqua e ha bisogno d'acqua. Senza acqua non c'è vita.
Lo spirito della valle non muore questo è "Xuan" (l'utero, il mistero profondo del femminile e anche il portale tra cielo e terra). La porta d'accesso del femminile è la radice del Cielo e della Terra. Sembra durare ininterrottamente, nella sua azione è infaticabile (fertilità). Dao De Jing 6
C'è un'analogia tra l'utero femminile che genera la vita sulla terra e il Cielo. Il mistero del femminile è ciò da cui ogni forma ha origine dal nulla (wu), ma è anche la porta (miao) attraverso cui possiamo accedere al non essere (wu). Inspirando ci si congiunge alla radice celeste, espirando ci si congiunge alla radice terrestre.
Chi accumula, riempiendo farebbe meglio a fermarsi per tempo. Una lama affilatissima non si può conservare a lungo intatta, una sala piena d'oro e preziosi nessuno è in grado di custodirla. Ricchezza, onori e arroganza si lasciano dietro rovina. Ad opera compiuta, ritirarsi: questa è la via del Cielo. Dao De Jing 9
Approfondisci con: Il Tao e la Via del Cuore
Lo Zen

Lo Zen è la capacità di sviluppare un cuore senziente
È l'essere che vive limpidamente il sé originale.
Diceva Dōgen, il riformatore della scuola Sōtō Zen giapponese:
Con quello stare seduto immobile faccia al muro Bodhidharma non esercitava una pratica meditativa, bensì manifestava direttamente "la virtù e l'essenza della Via dei Buddha, trasmessa senza che se ne perdesse neppure una goccia.
Zazen è forma sintetica della trasmissione dello spirito del Buddha.
Ciò che conta è la possibilità che si crea con la pratica di zazen di potersi connettere direttamente con la Fonte e di poterla in qualche modo contattare e manifestare. In quel momento Lui è dentro di me, è con me ed io vengo facilitato a vibrare al suono delle sue frequenze, divento l'espressione diretta dello spirito del Buddha. Il maestro Kōdō Sawaki era solito dire:
Zazen è quando me stesso, incontra se stesso.
È l'atto concreto in cui io vivo "l'autentico me".
La mindfulness
Lo stress prolungato innesca modalità disfunzionali di risposta che possono portare a malattie fisiche e disturbi emotivi. La mindfulness è un percorso per la cura dello stress. Mindfulness è piena presenza:
Ciò che emerge durante un' attenzione intenzionale, nel momento presente, senza giudicare.

Vivere dunque in maniera consapevole l'esperienza del momento presente, vuol dire viverla prestandole attenzione senza giudicarla, accogliendola in modo gentile, accettante, amorevole, compassionevole. La mindfulness ci aiuta ad accrescere l'attenzione e l'ascolto, a rispondere alle situazioni senza il pilota automatico innescato.
Per percorrere la via della consapevolezza devi tener viva la tua pratica quotidiana. Se non lo fai, il sentiero si coprirà di vegetazione e scomparirà dalla tua vista, come avviene in una foresta. Ma anche se hai abbandonato la pratica per un certo tempo, non appena ritorni a praticare, eccoti qui di nuovo, ritrovi il sentiero che non è mai sparito perché è dentro di te. Jon kabat Zinn fondatore del MBSR